sabato 11 ottobre 2008

ieri

dalle tre alle cinque del mattino sono sveglio, a letto, e penso con ansia alla sorte di un preliminare di compravendita. dal momento che i clienti rischiano di perdere una forte somma, non so decidermi intorno alla strategia da seguire.
mi sveglio molto tardi. accendo il telefono. qualcuno, come sempre, mi ha già cercato. fisso un appuntamento in studio per le 11.
non sto bene. varie vicende mi causano parecchio nervosismo.
come ogni mattina da vent'anni a questa parte, non faccio colazione.
arrivo in studio in ritardo. ricevo il cliente. mi faccio dare del denaro, col quale saldo, in ritardo, i collaboratori.
torno a pensare al preliminare. alla fine risolvo di mandare una diffida. con molta, molta inquietudine invio mail al cliente in cui consiglio il da farsi.
chiudo la mattinata facendo varie telefonate.

non pranzo. non ho alcuna fame.

alle 14 arriva un amico, che deve vedere alle 15 la mia collega di studio, alla quale l'ho girato per una separazione consensuale pesantissima (la moglie non gli lascia sentire né vedere i figli). sto con lui e poi con la collega fino alle 15.30 e discuto in ordine all'inadempimento degli impegni presi con la sottoscrizione del verbale.
do disposizioni ai ragazzi e vado a fare le mie consulenze fuori sede.
ricevo una giovane signora, dai capelli rossi e radi, che correttamente indovino impiegata in ambito farmaceutico. ricevo un tipografo.

digressione: i tipografi sono il gradino più basso della scala evolutiva dell'uomo. non esiste nessun tipografo che sia in grado di adempiere correttamente all'incarico ricevuto. il tipografo sbaglia sempre. quando corregge l'errore, ne commette un altro dove prima non c'era. l'incontro con un tipografo è un'esperienza straniante, una comunicazione con un mondo diverso, un mondo che non è più, o che certamente non è qui.

ricevo il tipografo. socio nuovo, devo trattarlo bene. le sue lamentele si indirizzano, guarda un po', verso l'amministratore del condominio, colpevole di lasciare troppo potere alla portiera.

digressione n.2: i portieri, si sa, partono in sordina, poi piano piano prendono piede e poi si impadroniscono del palazzo, seminando il terrore, dettando legge e regnando sovrani incontrastati per anni e anni, finché morte non li stronchi.

il tipografo è completamente pazzo. è alto, indossa un giubbotto da moto. porta gli occhiali. mi rammostra almeno una ventina di raccomandate recapitate da lui stesso nelle mani dell'amministratore, che egli definisce uno "strafalcione". il tipografo sa quello che dice.
dopo tre quarti d'ora di colloquio riesco a liberarmene. ma lo vedrò ancora lunedì.
varie telefonate.

comincio a essere stanco. non mangio un atomo di cibo dalla sera prima.

ore 18: mi preparo per la riunione delle 18.30, fissata con i promissari acquirenti di box e immobili da una società poi fallita.
18.20: sono al telefono. sull'altra linea la praticante dallo studio mi dice che ha urgenza di parlarmi. finisco la telefonata e la chiamo. abbiamo un problema. in una causa importante il nostro consulente non ha ancora trasmesso al CTU la sua relazione. il termine scade il 10 ottobre.
18.30: mi mandano la relazione via mail. la leggo sul blackberry. la relazione è impresentabile. la correggo al telefono con la dottoressa e la prego di intervenire presso il CTP perché sia lui a modificarla. vengo a sapere che non l'ha nemmeno scritta lui.
19.00: chiamo il CTU, sperando di trovarlo ancora in studio. risponde. gli spiego, mentendo, che il mio CT di parte ha avuto problemi col pc e dico che la relazione gli verrà recapitata lunedì, invocando la sua clemenza. il CTU accondiscende. richiamo la dottoressa e le dico di strigliare il consulente.
19.30 finisco la riunione. chiudo la baracca. torno in studio. telefono a mio figlio, che piange perché sente i rumori. i miei tentativi di riportare la calma vanno a vuoto.
altre telefonate. chiudo anche lo studio. alle 20.06 sono in macchina.

20.27: arrivo sotto casa. suona il telefonino: numero sconosciuto. rispondo. "buonasera qui è la eurisko, chiamo per una indagine di mercato".

appendo, irato, sparando due sillabe incomprensibili, con vago senso di colpa.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

uno dei giorni da segnare nel NOVERO.

W.B. ha detto...

Ultimamente l'orso sta mangiando un po' troppo.

Anonimo ha detto...

se vuoi ci possiamo sentire: dalle 3 alle 5 siamo svegli anche noi per motivi alimentari di un ben noto soggetto.
consorte di Am e AM
P.s. Come hai ragione riguardo ai tipografi!

Anonimo ha detto...

Spero non sia una giornata "come le altre"...in qual caso l'insonnia (che in questo periodo condivido) è più che giustificata.
In giro ci sono troppi rompicoglioni...tipografi e portinai (in primis) ovviamente inclusi.

Anonimo ha detto...

Avvocato, sono il suo CTP. Non son mica tanto contento di aver letto questo post, sa?
Però, la perdono, perché sono buono.