mercoledì 11 febbraio 2009

vero come la finzione

il titolo originale, più piatto e meno presuntuoso, è stranger than fiction.

rivisto ieri sera, e riapprezzato.
diretto da Marc Foster, di cui purtroppo non ho visto altro, e molto ben scritto da Zach Helm, al suo debutto. e che debutto.
un esempio di come si possa narrare una storia inverosimile in modo totalmente inverosimile e riuscire a farsi applaudire, a commuovere, a divertire.

vero che il film tocca temi universali (il rapporto tra l'artista e la sua creazione, l'eternità, la caducità). ma non tutti sanno farlo con la dovuta leggerezza.

il caso, argomento carissimo ai registi, è appena sfiorato. e non interferisce.

comunque. will ferrell e maggie gyllenhaal sono bravissimi. emma thompson pure. dustin hoffman a me dà sempre l'aria di uno che fa l'attore. queen latifah è una bomba sexy qualunque cosa faccia. anche se le gambe accavallate della gyllenhaal sull'autobus farebbero resuscitare un morto.

citazione obbligatoria: "un uomo che sa di morire e lo accetta, è proprio il tipo d'uomo che si vorrebbe tenere in vita".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Will Ferrel ha i modi alla Woody Allen (...prendendo comunque con le pinze quest'opinione).

Personalmente l'ho trovato uno di quei film che inizi a vedere senza pretese e che poi finiscono col sorprenderti.
E dal cinema non chiedo altro...credo.