lunedì 24 ottobre 2011

dopo

dopo che avrai usato tutti i tuoi aggettivi e tutti i tuoi verbi; dopo che avrai provato l'indignazione, che avrai sentito dentro i tuoi visceri, fin nei precordi, il disgusto per la classe politica, per i governanti; dopo che avrai manifestato, che avrai scritto, tuonato, gridato, dopo che avrai fatto i tuoi passi, i tuoi gesti, ti sarai scalmanato al bar, per strada, sul tuo blog, con gli amici, con i colleghi; dopo che avrai letto le parole degli intellettuali, degli scrittori, dei registi e ti ci sarai riconosciuto, dopo che avrai saputo, senza dubbio, interiormente, come un fiume che nasce nella pancia e si propaga dappertutto, che non ne puoi più di questo stato delle cose, dopo che avrai sentito montare la rabbia e la nausea, la tua, mentre vedevi la stessa rabbia e la stessa nausea negli altri; dopo che avrai capito qual è la strada giusta e che cosa bisogna fare, e fare subito; dopo che avrai provato e fatto tutto questo, e avrai esposto la bandiera, e avrai mandato i tuoi figli alla scuola d'inglese, e avrai ristrutturato il bagno, e messo le piastrelle nuove, e avrai fatto voto di coscienza, e avrai scelto cosa metterti prima di uscire e avrai parcheggiato la macchina e mangiato la pizza, e avrai conservato e tramandato, e attribuito senso, e tenuto in ordine e dato importanza e segnalato e selezionato e coltivato; dopo che avrai viaggiato tanto, dopo che avrai scelto da che parte stare, con chi combattere, e contro chi; dopo che avrai capito chi sono i buoni, e perché, dopo ampia e matura riflessione; dopo, sarai pronto per incontrare, magari in una grotta, su una scialuppa, in una cella, l'uomo che disprezzi. sarai pronto per incontrarlo, e capire che lui ha il tuo stesso cervello, parla come te, pensa come te, anzi meglio di te, mangia come te, fa la cacca come te, sogna come te, soffre come te, ride come te, e sarai pronto per offrirgli un pezzo di pane, il tuo pane, e sarà l'unica cosa che vorrai fare, l'unica, e quando la farai, per la prima volta in vita tua, piangendo come non ti era mai successo, ti sentirai un essere umano, un fottuto essere umano, e sarai felice come non sei mai stato, e non pensavi saresti mai stato, e ti sentirai libero, e ti sentirai in fondo al mare, con le creature del mare, e in cielo, con gli uccelli del cielo, ti sentirai e pesce e uccello e corallo e piuma e vento e sabbia. finchè non vedrete terra, o si apriranno le porte, e tornerai quello di prima.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la probabilità che la stessa molecola d'acqua passi, nello stesso fiume, nella stessa identica posizione dentro la corrente in tempi diversi anche lontanissimi tra loro, esiste?

pim ha detto...

esiste come la possibilità che questa frase sia già stata scritta, nello stesso modo, con lo stesso corpo e nello stesso luogo.
quindi certo che sì.